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Ninfosi e sfarfallamento

 

 

Questo stadio di sviluppo pre-immaginale inizia con la lacerazione della cuticola larvale lungo la linea mediana dorsale, nella regione cervico–notale, che si rigonfia per effetto del maggiore afflusso di emolinfa in questa regione (Casale et al., 1982). Da questa lacerazione fuoriesce dapprima il pronoto pupale, seguito dal capo e dall’addome. Ciò che rimane della cuticola larvale si accumula nel fondo della celletta.

Da un punto di vista prettamente morfologico la ninfa presenta contemporaneamente sia caratteristiche larvali che caratteri immaginali (Casale et al., 1982). Inoltre questo stadio di sviluppo è facilmente riconoscibile dall’intenso odore dolciastro che emana.

Lo stadio pupale ha una durata che si aggira intorno ai 15-20 giorni al termine dei quali inizia il processo dell’esuviazione che porta alla completa fuoriuscita (sfarfallamento) dell’adulto.

Sfarfallamento e cromatogenesi dell’Immagine - Il processo di sfarfallamento dell’Imago avviene grazie all’aumento di volume della regione cervico-notale, per maggior afflusso di emolinfa e di aria, seguito dalla lacerazione della cuticola ninfale con la conseguente fuoriuscita di pronoto, capo e parte superiore delle elitre. Questa fase da un punto di vista temporale ha una durata complessiva di circa 25 minuti. In questo lasso di tempo avviene anche la “coaptazione elitrale”, che, secondo Fiori (1974) può essere, a seconda delle specie, di tipo “temporaneo” o di tipo “permanente” con un incastro definito “a coda di rondine” (Casale et al., 1982).

L’adulto neosfarfallato presenta una consistenza molliccia ed una colorazione biancastra con qualche regione del corpo pigmentata (ocelli, estremità mandibolari, estremità dei primi quattro articoli delle antenne, unghie, ginocchia, tibie, peli e lobi laterali degli urotergiti). Una prima pigmentazione è dovuta alla progressiva sclerificazione del corpo dell’animale seguita dalla sintesi attiva di melanina. Tali colorazioni vengono definite “chimiche o pigmentali”. In alcuni coleotteri Carabidi, ad esempio Carabus olympiae, Carabus intricatus, Carabus auronitens, a questa colorazione si aggiunge quella di tipo “fisico o strutturale”. In quest’ultimo caso le sgargianti colorazioni metalliche derivano da fenomeni ottici (rifrazione, riflessione, dispersione, interferenza e assorbimento della luce) determinati dalla particolare struttura dell’epicuticola.

Il completo processo di assestamento dell’immagine (cromatogenesi) avviene in circa 24-48 ore a seconda delle condizioni climatiche (temperatura, umidità, ecc.). Talvolta anche piccole variazioni ambientali possono generare cromotipi estremamente particolari e rari, molto ambiti dai collezionisti. E’ un caso noto, nella specie Carabus olympiae, l’eccezionale aberrazione cromatica “fucatus” caratterizzata da sfumature tendenti al giallo e rosso.

 

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